SUD SUDAN
Un gioco di squadra per salvare mamma e gemellini
Dhurjang ha tra i 25 e  i 30 anni e vive nella zona di Tonj.
Ha giĂ quattro bambini, tutti nati a casa. E in arrivo ce ne sono altri due!
Ora è infatti alla sua quinta gravidanza e dall’ecografia, fatta presso una delle strutture sanitarie vicine alla sua abitazione, ha scoperto di aspettare due gemelli. Uno è in posizione podalica. I nostri operatori le hanno consigliato di partorire presso l’Ospedale di Tonj, dove opera il CCM.
Lei però era decisa: voleva partorire anche questa volta a casa, visto che in precedenza tutto era andato per il verso giusto.
Ormai a gravidanza inoltrata, all’improvviso iniziano a manifestarsi forti dolori che cerca di sopportare riposandosi a casa. Con la rottura delle acque si accorge però che la situazione era diversa dalle altre volte e nota un prolasso del cordone ombelicale. Accompagnata dalla famiglia decide quindi finalmente di recarsi in Ospedale, distante circa 30 minuti.
All’arrivo è subito accolta da un’ostetrica, che comprende immediatamente la gravità della situazione e consulta rapidamente la squadra chirurgica: bisogna subito fare un cesareo!
Tempo 5 minuti la donna è già in sala operatoria: anestesia totale, taglio cesareo e i due gemellini vengono al mondo con punteggio APGAR 5 e 6, la mamma è subito stabilizzata. Dopo quattro giorni, mamma e i due neonati sono già a casa con fratelli, sorelle e papà .
Aiutaci a formare sempre piĂą ostetriche, chirurghi e anestesisti!
Nella zona di Tonj il CCM supporta due Ospedali, quello di Tonj e di Maria Lou, e piĂą di 20 centri di salute primaria.
La capacità degli operatori sanitari è fondamentale per salvare molte vite: devono saper rispondere in tempo e nel modo giusto alle possibili complicanze, soprattutto quelle durante la gravidanza e nei primi giorni dalla nascita che rappresentano la principale causa di morte materna e infantile!
Un ottimo risultato, fatto di tempestivitĂ , competenze e gioco di squadra!
Il prolasso del cordone ombelicale è un’emergenza ostetrica alla quale è necessario rispondere con velocità e molta competenza: può portare a una compromissione dell’apporto di ossigeno al bambino e anche alla morte, va gestita con manovre e tecniche precise e puntuali.
La squadra formata dall’ostetrica, dal chirurgo e dall’anestesista ha dimostrato di farcela!
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