Boresha Maisha
Alternative di vita per i giovani di strada di Nairobi
Siamo in Kenya dal 1970. In questi quasi 50 anni abbiamo operato a sostegno dei servizi sanitari nei distretti rurali del Paese, spesso dimenticati anche dalle stesse istituzioni sanitarie governative. Quella di Nairobi è quindi per noi un’esperienza nuova, così come lo sviluppo di un progetto che utilizza lo sport come motore di aggregazione dei beneficiari dei nostri servizi.
Boresha Maisha è partito nella primavera di quest’anno, è finanziato dall’AICS – Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo e realizzato in collaborazione con GRT – Gruppo per le Relazioni Transculturali e US ACLI Torino.
Il progetto avrà una durata di tre anni, durante i quali difenderemo e assisteremo le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi di strada. Le azioni che saranno implementate mirano innanzitutto a individuare le situazioni di disagio, raggiungerle e offrire una reale possibilità di cambiamento.
Scorri la cronistoria fotografica per vedere e capire che cosa abbiamo fatto finora!

L’area urbana di Nairobi conta circa 3.3 milioni di abitanti. Fra di essi si registrano circa 60.000 minori di strada, 22.224 minori rifugiati (UNHCR 2016 statistics) di cui circa 1.600 minori non accompagnati.

Nairobi è anche una città che cambia faccia in maniera improvvisa. È nelle strade degli slum della città che si riversano quotidianamente i minori abbandonati da famiglia, società e istituzioni.

A loro si rivolge il nostro progetto Boresha Maisha, che in swahili significa “alternative di vita”. Il primo passo che abbiamo compiuto è stato il lavoro di mappatura, per capire il contesto sociale e intercettare i singoli individui.

Il passaparola ha fatto il resto, e così i primi gruppi di ragazzi sono stati riuniti attorno ad un pallone sui campi da gioco che interrompono le file di palazzi nello slum di Mathare, uno dei quartieri poveri più grandi della città.

Le potenzialità dello sport sono enormi: ci permette di fare gruppo, coinvolgere e valorizzare il singolo secondo le sue possibilità, offrire uno scopo alle giornate dei ragazzi, altrimenti vittima di droga, violenza e criminalità.

Parallelamente alle attività sul campo, organizziamo eventi di educazione, dialogo e sensibilizzazione per favorire il recupero e il reintegro sociale dei ragazzi.

Non lavoriamo solo per i giovani, ma anche con i giovani: qui organizziamo corsi di formazione per i futuri formatori di Nairobi, cioè per coloro i quali prenderanno il posto del nostro staff, una volta che il progetto sarà finito. In questo modo assicureremo continuità ai miglioramenti sociali.

Il progetto, infine, ha anche una componente sanitaria sviluppata nella clinica di Pangani e nell’Helath Center di Ngara. Entrambe le strutture sono vicinissime a Eeastleigh e Mlango Kubwa, il che ci permette di curare la salute dei ragazzi che si uniscono a noi.

Il Comitato Collaborazione Medica è un’associazione che da 50 anni coinvolge medici, personale sanitario e comunità, in Africa e in Italia, per promuovere e assicurare il diritto alla salute, a tutti.

Sorrisi di madri africane è la campagna del Comitato Collaborazione Medica.
Indirizzo
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Telefono
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